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Golden State Warriors

Golden State Warriors sono una delle trenta squadre di pallacanestro che militano in NBA, il campionato professionistico degli Stati Uniti d’America. I Warriors nella loro storia hanno vinto 7 volte il titolo NBA, 12 titoli di conference e 7 titoli di division e, insieme con Boston Celtics e New York Knicks, sono le uniche franchigie ad aver disputato tutte le stagioni dalla fondazione nel 1946 ad oggi. Giocano nel Chase Center di San Francisco, in California, dal 2020, dopo l’addio alla leggendaria Oracle Arena di Oakland, e il loro allenatore è il leggendario Steve Kerr. I colori sociali sono l’azzurro, il giallo ed il bianco.

Gli Warriors nacquero nel 1946, anno in cui fu disputata la prima stagione NBA della storia, e la loro sede era a Philadelphia. La prima stagione NBA (1946-1947) fu vinta proprio dagli Warriors, che rimasero a Philadelphia fino al 1962. Nel 1956 vinsero il loro secondo titolo NBA, e da quel momento passerà un ventennio prima del terzo. Nel 1959 avevano preso dal Draft la leggenda NBA Wilt Chamberlain, colui che segnò 100 punti in una partita NBA, ma con lui gli Warriors non riuscirono a vincere il titolo NBA.

In quell’anno si trasferirono nella Baia di San Francisco, giocando ogni tanto ad Oakland e a San Jose. Nel 1966 Chamberlain fu scambiato a Philadelphia, e agli Warriors restò il solo Nate Thurmond. I Warriors cambiarono nome nel 1972 in Golden State Warriors, (Golden State è un soprannome della California) e l’anno successivo tornarono a vincere le Finals (1973).

Dopo quell’anno, gli Warriors vissero un periodo molto buio, che si concluse nel 2015, anno della rinascita. Stiamo parlando degli Warriors di Stephen Curry, Klay Thompson e Draymond Green che vinsero il titolo nel 2015 ma, dopo la sconfitta alle Finals contro i Cavaliers nel 2016, arrivò a Golden State anche il leggendario Kevin Durant, con cui vinsero il titolo NBA nel 2017 e nel 2018 (queste 3 Finals furono vinte sempre contro i Cavaliers di leBron James). Nel 2019, causa infortuni, gli Warriors persero le Finals per 4-2 contro i Toronto Raptors di Kawhi Leonard. Poi i Warriors vissero 2 anni di buio: all’addio di Durant che andò ai Brooklyn Nets, si aggiungevano gli infortuni gravi che hanno tenuto lontano dal campo sia Curry che Thompson, nonostante l’arrivo di D’Angelo Russell, che fu scambiato ai Timberwolves in cambio di Andrew Wiggins. Infine, gli Warriors ritornarono sul tetto del mondo nella scorsa stagione col ritorno di Curry e Thompson dagli infortuni e con la vittoria delle Finals contro i Boston Celtics per 4-2.

Oggi questi veterani sono supportati anche da giocatori come Jordan Poole e James Wiseman.