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Oklahoma City Thunder

Gli Oklahoma City Thunder sono una delle trenta franchigie di pallacanestro militanti nell’NBA, il campionato professionistico statunitense. I colori societari sono l’arancione, il blu ed il bianco, mentre l’allenatore è Mark Daigneault. I Thunder hanno vinto 11 titoli di division, 4 titoli di conference e 1 solo titolo NBA (1979 dei Sonics).

Il 2 luglio 2008 fu raggiunto un accordo tra le autorità della città di Seattle e Clayton Bennett, proprietario della franchigia che, fino alla stagione 2007-2008, ha militato nell’NBA con il nome di Seattle SuperSonics. L’accordo, legato anche a un progetto di risollevamento finanziario e morale della città dopo l’attentato del 1995, previde il trasferimento immediato della franchigia a Oklahoma City, senza però conservarne nome, colori sociali e marchio, i quali potranno essere utilizzati da Seattle in futuro per un’eventuale nuova squadra NBA con sede in città. I giocatori franchigia dei Sonics furono Gary Payton e Shawn Kemp. Nel 2007 pescarono al Draft Kevin Durant e Jeff Green, l’anno prima del trasferimento.

Nel 2008 divennero gli Oklahoma City Thunder che vissero fino al 2012 il periodo dei Big-Three Durant, Green e Westbrook, supportati anche dal rookie James Harden dal 2013. Nel 2011, arrivarono alle Finals perse per 4-1 con i Miami Heat di LeBron James e Dwayne Wade.

Dopo l’addio di Green, Durant e Westbrook rimasero soli a guidare la franchigia, sostenuti da Serge Ibaka e Kendrick Perkins; nel 2016 persero le finali di conference contro i Warriors del 73-9, dopo essere stati sopra per 3-1. L’anno dopo, Durant lascia i Thunder proprio per i Warriors, e ciò scatenò l’ira e l’odio dei tifosi dei Thunder. Dopo un po’ di solitudine per Westbrook, arrivò dai Pacers Paul George e a completare il trio ci fu Andre Roberson. Harden, inoltre, era andato ai Rockets.

Oggi il roster è in ricostruzione, dopo lo scambio di Westbrook che lo portò al fianco di Harden ai Rockets in cambio di Chris Paul e, a sua volta, lo scambio coi Wizards per John Wall in cambio di Paul, con i soli Shai Gilgeous-Alexander e Steven Adams, e il rookie attualmente infortunato Chet Holmgren, ritenuto futura stella NBA.